Nel 300 a.C., sulle colline dell’Etiopia, un giovane pastore di nome Kaldi notò qualcosa di strano nel suo gregge: le sue capre, dopo aver mangiato delle bacche rosse da un arbusto selvatico, saltavano eccitate e instancabili anche di notte.

Curioso, Kaldi assaggiò le bacche e sentì un’immediata ondata di energia. Decise allora di portarle a un monaco del villaggio vicino, che inizialmente le gettò nel fuoco. Dal calore si sprigionò un aroma irresistibile, spingendo i monaci a sperimentare: fecero bollire e fermentare le bacche, ottenendo una bevanda scura e dal sapore intenso.

Scoprirono che questa pozione li aiutava a restare svegli durante le lunghe preghiere notturne. La notizia si diffuse rapidamente tra la popolazione e ben presto l’infuso di quelle bacche rosse divenne una tradizione, dando origine alla bevanda che oggi chiamiamo caffè.